giovedì 25 febbraio 2016

A proposito di......SOSTENIBILITA'!! - 2 parte

Un altro documento, redatto nel "lontano" 2007.
L'Autore Dr. Hermann Fischer, fondatore della Ditta AURO tedesca, leader mondiale nella produzione di finiture naturali per la casa, pone diversi quesiti sul termine stra-abusato di SOSTENIBILITA'.......
da leggere con attenzione!!! 







La riscoperta di materie prime naturali

Negli ultimi decenni si è assistito ad una brillante riscoperta delle materie prime naturali, sia a causa dei problemi legati alla petrolchimica sopra accennati, che per la crescente presa di coscienza sui temi della sostenibilità chimica, che hanno portato in evidenza quelle sostanze rinnovabili come basi di approvvigionamento sostenibile orientato al futuro, per tutti i prodotti di uso quotidiano.

Questo argomento non è né ideologicamente motivato né nostalgico o semplicemente alla moda. Si tratta piuttosto di un nuovo fondamentale allineamento nell'uso di materiali, cui ha molto contribuito la ricerca finalizzata ed il lavoro educativo di AURO e dei suoi Fondatori. Dopo una prima fase di ignoranza e di diretta ostilità, la chimica a base di materie prime rinnovabili è diventata un tema centrale nella ricerca della sostenibilità ed è in costante crescita il numero di prodotti innovativi.

I Materiali Naturali di origine vegetale come base della chimica per risolvere i problemi connessi alla petrolchimica:

- I materiali naturali sono rinnovabili e quindi consentono il loro utilizzo senza limitazioni nel tempo;
- Nascono e decadono in un ciclo materiale naturale perfetto e quindi non creano problemi di accumulo di rifiuti o di persistenza nell’ambiente;
- La loro sintesi all'interno dello stabilimento produttivo è realizzata con energia solare e non consuma risorse fossili o energia nucleare;
- La produzione decentrata di materie prime naturali in tutte le parti del mondo evita concentrazioni locali molto negative di impianti chimici centralizzati convenzionali;
- Per la loro sintesi non sono necessari pericolosi co-reagenti, e non rimane nessun rifiuto pericoloso o difficilmente degradabile;
- La biodiversità con la sua abbondanza di forme chimiche, rende disponibile la formazione di una grande varietà di materie prime di origine vegetale;
- La fotosintesi si prende carico in modo preponderante, a livello energetico e strutturale, nella produzione di materie prime di base di origine vegetale;
- Infine, questi materiali hanno una funzionalità chimica ricca e diversificata che, combinata con la diversità dei materiali disponibili, li rende utilizzabili immediatamente o solo con poche modifiche.

Molti di questi vantaggi sono funzionali nella chimica moderna, anche per le materie prime a base minerale. Pur non essendo di per sé rinnovabili, possono essere utilizzate in prodotti di uso quotidiano, senza una loro profonda trasformazione chimica.


Materiali naturali e necessità conflittuali di raffinatezza e denaturazione

Uno dei fattori chiave sul ruolo che i materiali naturali di origine vegetale giocheranno nei prossimi anni sta nella grande varietà della flora a livello mondiale. A differenza della materia prima petrolio, piuttosto uniforme, i materiali vegetali offrono un intero universo di qualità e funzioni chimiche e tecniche da utilizzare in particolare nella realizzazione non solo di prodotti di uso quotidiano, ma anche di veri e propri "prodotti bio high-tech", ad esempio materiali leggeri ad alta resistenza grazie al rinforzo con fibre vegetali.

Questa ampia gamma di materiali permette di abbandonare sostanzialmente i profondi cambiamenti alla struttura chimica dei materiali vegetali di base.
Di norma, un materiale di base con gli attributi necessari per la funzione desiderata si può trovare tra le innumerevoli sostanze vegetali ed essere utilizzato direttamente dopo processi preparatori come separazione, distillazione o estrazione.

Tuttavia, questa infinita, in teoria, fonte di sostanze è limitata a volte dalla effettiva disponibilità o dal prezzo. Il materiale ideale può essere disponibile solo in quantità al momento molto piccole con la conseguenza di prezzi che renderebbero qualsiasi prodotto finito non commerciabile, fuori mercato.

In questi casi può avere senso utilizzare una materia prima naturale con una maggiore disponibilità e modificare delicatamente la sua struttura chimica di base in modo da garantire le caratteristiche richieste e, allo stesso tempo, proporla ad un prezzo ragionevole.
Naturalmente, per questo tipo di modifiche, occorre applicare l’imperativo fondamentale della minimizzazione. I principi "dolce chimica" richiedono che il livello di interferenza, l'apporto di energia, la tossicità delle sostanze chimiche utilizzate, così come i sottoprodotti risultanti nei rifiuti siano mantenute al livello più basso possibile.

Inoltre, ci deve essere un rapporto favorevole tra il grado di modifica e l'effetto sostenibilità. Ecologicamente, può avere senso utilizzare una piccola quantità di un materiale naturale fortemente modificato se questo comporta un grande vantaggio per quanto riguarda la Sostenibilità (ad esempio il completo abbandono di solventi) o se questo consente, in primo luogo, l'uso di grande quantità di materiali vegetali non affatto modificati o solo leggermente modificati (per esempio piccole quantità di agenti essiccanti minerale in vernici a base di olii vegetali).

Pertanto, una scelta di materie prime in conformità con i fattori di sostenibilità non segue schemi in bianco e nero, ma equilibra accuratamente ogni circostanza ecologica e tecnologica al fine di ottimizzare gli effetti di sostenibilità.
La Vernice per Velatura AURO n°160 è un ottimo esempio di efficienza di questo processo di ottimizzazione: si è prodotta una Vernice con una qualità tecnologica senza pari (Vincitrice di numerosi Test), esente da solventi e prodotta sulla base di puri leganti vegetali.

Qui di seguito troverete una tabella che evidenzia diversi gradi di modificazione (o denaturazione). Il confronto col cibo è stato scelto per una migliore comprensione di questa graduazione.


segue....

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