domenica 29 marzo 2015

Pubblicità Ingannevoli - 16 Le Istituzioni

Nel 1998, al termine del Corso ANAB a Perugia, ci ritroviamo all'Isola Pulvese (un meraviglioso fazzoletto di terra all'interno del Lago Trasimeno....) per la riunione finale, commenti, etc. insieme ai vertici ANAB.

La platea è piena di architetti, ingegneri, geometri, periti, etc. insieme ai pionieri del commercio di prodotti bioedili: si respira un'aria frizzante, di innovazione, magari anche di speranza nel consolidare i primi, importanti passi verso un costruire "sano", privo di sostanze di derivazione petrolchimica o di dubbia produzione, attento all'ambiente e agli abitanti.

Il Segretario ANAB di allora, Arch. Allen, illustra i programmi e gli obiettivi a breve dell'Associazione: con altrettanto entusiasmo annuncia l'emissione del 2 Certificato ANAB per alcuni prodotti CELENIT, isolanti in fibra di legno mineralizzata con cemento bianco.
Il 1 Certificato era stato consegnato al prodotto TERMOFON della Ditta Bampo, un blocco termico/antisismico da costruzione, porizzato con farina di legno (che evita la porizzazione con polistirolo, fino a quel punto abusata nella produzione, con emissioni e inquinamento senza dubbio discutibili) con ottime prestazioni termiche-acustiche.
A dire il vero anche il prodotto CELENIT ha ottime prestazioni, nel suo genere, acustiche e termiche.

Ad un certo punto, dalla platea, si alza un architetto e chiede ad Allen: come mai nei Corsi si parla del cemento come foriero di vari problemi (dalla spiccata igroscopicità alla dubbia produzione a partire dalle materie prime da cuocere, etc...) e il 2 Certificato ANAB riguarda proprio un prodotto dove il cemento rappresenta un componente fondamentale?
Allen, imbarazzatissimo, cerca di argomentare riguardo al processo di produzione che selezionerebbe la qualità del cemento (n.d.r. bianco) senza però risolvere il quesito posto dal Suo collega.

Sono passati più di 15 anni da allora e, considerando che le Certificazioni costano mediamente € 10.000,00 a prodotto, ad oggi, salvo rare/rarissime eccezioni, la situazione è, se possibile, fortemente peggiorata: si ha la sensazione che basti una parte di un prodotto per promuovere il tutto come prodotto per la bioedilizia.

Questo, ovviamente, ha creato/sviluppato un mercato che nulla ha a che vedere con i concetti espressi nei Corsi ANAB ma che ha senza dubbio aiutato tanti produttori....

Meditate, gente, meditate.... 

lunedì 23 marzo 2015

Pubblicità ingannevoli 15 - Le Istituzioni

Parlo un poco diffusamente di ALTROCONSUMO in quanto associato, con tante speranze deluse, da oltre 20 anni.....
 
In effetti non mi sarei aspettato una "crociata" contro l'AGCM ma almeno una presa di posizione chiara contro le Pubblicità Ingannevoli che riguardano i materiali per l'edilizia, sarebbe stato un buon servizio a tutti gli Associati e anche ai cittadini in genere.
 A questo punto, visto che a pensare male si farà peccato ma ci si becca spesso/sempre (libera citazione da Giulio Andreotti), ho dovuto riguardare da un diverso punto di vista tutte le indagini/analisi proposte su auto, elettrodomestici, detersivi, supermercati, tariffe telefoniche, tariffe gas/acqua, etc.: non sarà per caso che proporre "il miglior acquisto" oppure "l'acquisto più conveniente" non mascheri una probabile forma di accordo in merito?
Il dubbio, a questo punto, è legittimo anche in considerazione di come, almeno a memoria negli ultimi 10 anni, a parte un'indagine sulle tempere/pitture murali acquistabili anche nella GDO, tutto tace circa i vari isolanti, finiture di legno/ferro/muro, etc. utilizzati nelle nostre case.
 
Con questo non mi aspetto chissà quale posizione oltranzista ma, come vedo nelle Associazioni dei Consumatori all'estero, almeno un minimo di obiettività: purtroppo ho la sensazione che la mia aspettativa verrà tranquillamente delusa!!
 

domenica 15 marzo 2015

Pubblicità ingannevoli 14 - Le Istituzioni

Complessivamente ho inviato 8 messaggi via PEC all'AGCM: nessuna risposta!
Strano, perchè si sente sempre dire che la PEC è il modo migliore per comunicare con la PA.....ovviamente solo se la PEC la ricevi tu!!

Anche per quanto riguarda le altre Associazioni dei Consumatori (cito Federconsumatori, Adiconsum, Codacons, fra le tante contattate) il menefreghismo più totale.....

Ora, comprendo che il mondo dell'edilizia rappresenta (rappresentava, almeno, prima della crisi che stiamo attraversando...) circa il 30%-35% del PIL, ma anche la SALUTE dei cittadini dovrebbe rappresentare qualcosa di importante, meglio, prioritario.
In altri Paesi della CE, le analisi, i confronti e le denunce su prodotti per l'edilizia di dubbia composizione o anche solo ipoteticamente nocivi sono all'ordine del giorno e le Associazioni dei Consumatori di quei paesi sono in prima linea per difendere i diritti dei cittadini: è anche vero che, diversamente all'Italia, non sono legate a Sindacati, Cooperative, etc.

Per cui, tristemente, che dire: oltre a far sentire sempre la nostra voce, impegniamoci per conoscere SEMPRE quello che ci propinano per la costruzione, finitura, manutenzione, etc. della casa/ufficio/ambiente in cui viviamo.....eviteremo così tante spiacevoli sorprese!!

giovedì 12 marzo 2015

Pubblicità ingannevoli 13 - Le Istituzioni

Dopo una serie di rimpalli tra il Legale di Altroconsumo incontrato a Ferrara e la Responsabile Servizio Soci, inizio a scrivere via PEC anche ad ALTROCONSUMO.

Qui, la sorpresa: la risposta della Responsabile Servizio Soci di ALTROCONSUMO, ovvero "....il nostro Ufficio Tecnico riconosce come tutti naturali gli ingredienti in questione, per cui non ravvisiamo motivi per sollecitare l'AGCM."

Sempre via PEC richiedo un documento scritto, con riguardo ad alcuni degli ingredienti e, quasi disturbata dall'invio di PEC, sempre la RSS dichiara che l'Ufficio Tecnico di ALTROCONSUMO non rilascia scritti in tal senso.

Ovviamente, considerando che nel frattempo altre PEC inviate all'AGCM continuavano ad essere senza risposta, chiudo questo carteggio con ALTROCONSUMO, segnalando che si può essere DIPENDENTI anche solo evitando di parlare di certi argomenti.

La situazione non mi ha particolarmente impressionato: non è la prima volta che chi si dichiara "paladino" si scopre essere in realtà alla mercé di poteri forti (o, magari presunti tali) o anche proprio a collaborare con i medesimi indirizzando, nel caso dei Consumatori, anche il mercato, per quanto possibile.

Il fatto è che di SICK BUILDING SINDROME se ne parla, avendone individuato le cause, da almeno 50-60 anni eppure, a fronte di semplici ed economici interventi, si preferisce nascondere, colludere, difendere chi poi peggiora sempre di più la qualità dell'aria degli ambienti dove viviamo.

Mi piacerebbe avere qualche commento, magari con un minimo di unione si riesce a muovere qualcosa!! Grazie in anticipo 

domenica 8 marzo 2015

Pubblicità ingannevoli 12 - Le Istituzioni

A fronte di una marea (direi la stragrande maggioranza, purtroppo...) di prodotti presunti eco-, bio-, etc. presenti nel mondo dell'edilizia, come siamo tutelati dalle Istituzioni?
Il fatto:
- A gennaio 2014, via PEC, segnalo all'AGCM (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato) come la ditta BIOFA tedesca, attraverso il distributore JOTA di Bolzano, pubblicizza sulla rivista Colore & Hobby un prodotto definendolo naturale quando, sia dalla Scheda Tecnica ufficiale che da documentazione della stessa BIOFA produttrice, il prodotto in questione presenta una discreta percentuale di sostanze derivate da sintesi petrolchmica;
- l'AGCM, al telefono ma anche con altre 3 PEC, oltre a non comunicare un Numero di Protocollo dichiara che entro 6 mesi darà una risposta;
- Passati 6 mesi e altre PEC tutto tace, ancora;

Prima osservazione:
Nella richiesta di sanzione/intervento all'AGCM è stato segnalato un loro precedente intervento, terminato con la sanzione del Distributore Italiano e della Rivista che aveva pubblicato questa Pubblicità ingannevole (Sentenza 10571 del 2002).

Il fatto (segue):
- Trascorsi ormai 4 mesi senza risposte dall'AGCM, trovandomi a Ferrara per la Festa di ALTROCONSUMO, pubblicizzata Associazione a Tutela dei Consumatori, il cui slogan "LA NOSTRA INDIPENDENZA E' LA TUA GARANZIA" mi aveva sempre catturato (sono Associato da oltre 20 anni....), espongo la questione ad uno degli Avvocati disponibili che, cortesemente, mi invita a spedire la Documentazione relativa, per una valutazione ed un probabile intervento;
- Fiducioso invio i dati richiesti;

segue >>>